L'approccio Sistemico-Relazionale integrato alla Teoria dell'Attaccamento

Perchè l'approccio Sistemico- Relazionale?
E' stato ampiamente dimostrato che la terapia sistemica, oltre ad essere efficace comporta dei vantaggi.
John Bowlby sosteneva che: "L' attaccamento è parte integrante del comportamento umano dalla culla alla tomba" (Bolwby, 1982).La teoria dell'attaccamento, inserita nell'ottica sistemica, etologica ed evoluzionista, propone un nuovo modello psicopatologico in grado di dare indicazioni generali su come la personalità di un individuo cominci ad organizzarsi fin dai primi anni di vita. Bowlby intuì che l' attaccamento riveste un ruolo centrale nelle relazioni tra gli esseri umani, dalla nascita alla morte. Egli dimostrò come lo sviluppo armonioso della personalità di un individuo dipenda principalmente da un adeguato attaccamento alla figura materna o un suo sostituto.L'approccio sistemico nasce da Bateson teorizzando, tra gli anni 20 e 30, l'idea che la personalità dell'uomo sia l'esito di processi interattivi e la soggettività, quindi, viene costruita nell'interazione con l'ambiente e gli altri individui. L'orientamento sistemico-relazionale considera l'individuo come immerso nel contesto relazionale, sociale e culturale. In quest'ottica è concepibile come l'intervento principe di tale psicoterapia sia quello riguardante l'intero contesto relazionale di riferimento, quindi, in primo luogo la famiglia. Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale intende il sintomo non come un problema individuale, bensì come la manifestazione di un disagio dell'intero contesto in cui esso stesso si esprime. Il "paziente designato" è solo il portavoce di un disagio più articolato e complesso che può essere compreso al meglio coinvolgendo tutti gli attori in gioco poiché ognuno porta il suo contributo al mantenimento della situazione in essere o al suo cambiamento.